La nostra regione

Storia, cultura, sapori e paesaggi mozzafiato

Basilicata

Impossibile non innamorarsi

È qui in Basilicata che gli usi dei suoi abitanti s’intrecciano con i ritmi della natura. Un piccolo angolo d'Italia che racchiude storia, cultura, sapori e paesaggi mozzafiato di cui è impossibile non innamorarsi.

Luoghi incontaminati, paesini assonnati e silenziosi, spiagge incantevoli. La Basilicata è una regione dell’Italia del sud dall’incredibile varietà di paesaggi: montagne che percorrono tutta l’area regionale fino al Pollino, natura incontaminata, immense distese di terra, parchi nazionali, boschi, spiagge e paesaggi che sembrano lunari.

Matera

Città di contrasti, di competizione e fusione tra paesaggi, civiltà e culture.

A Matera la natura e l’uomo sono protagonisti e attori fondamentali di storia, paesaggio e tradizioni. Dalla civiltà rupestre a quelle di origini bizantine, all’avvento dei Normanni, dal romanico, al rinascimento, al barocco, gli ultimi otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali resistenze del preesistente habitat rupestre, contribuendo a creare una struttura urbana di particolare qualità e unicità.

L’architettura inimitabile dei Sassi di Matera racconta la capacità dell’uomo di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale, utilizzando con maestria semplici caratteristiche come la temperatura costante degli ambienti scavati, la calcarenite stessa del banco roccioso per la costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque.

  • Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità
  • I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il primo nel meridione.
  • Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019

Dolomiti lucane

Il parco delle Dolomiti Lucane, al centro della regione, è caratterizzato da un sistema montuoso con spettacolari guglie e sagome che hanno suggerito nomi fantasiosi come l’aquila reale, l’incudine, la grande madre, la civetta e da borghi dal fascino senza tempo: i più importanti sono Castelmezzano e Pietrapertosa e sono collegati tra loro dal “volo dell’angelo”, un vero e proprio volo sui due paesini, o attraverso un bellissimo sentiero conosciuto come percorso delle Sette Pietre.

Cristo di Maratea

Giunto da Biella nel 1953 per motivi imprenditoriali, il Conte Stefano Rivetti di Val Cervo rimase talmente tanto affascinato da Maratea che decise di investire in questo territorio per valorizzarlo a suo modo. Ideò e finanziò così, con l’aiuto della cassa del Mezzogiorno, quello che poi sarebbe diventato il fulcro del turismo marateota: la statua del Cristo Redentore di Maratea o anche Cristo di Maratea.

Il monumento si trova sulla punta più alta del monte S. Biagio. La sua cima, a strapiombo sul mare per diverse centinaia di metri, sovrasta il porto di Maratea.

Seconda come dimensioni solo al Cristo del Corcovado di Rio de Janeiro, la statua è alta 21 metri, con un’apertura di braccia di 19 metri e un viso che misura 3 metri. Il peso del complesso si aggira intorno alle 400 tonnellate.

La statua ha le spalle rivolte verso il mare e il viso verso la terra ferma, come a vegliare sugli abitanti di Maratea e sul territorio. In virtù della particolare configurazione del volto, inconfondibile punto di riferimento per i marinai, dà l’impressione a un osservatore lontano che lo sguardo sia rivolto, contrariamente alla realtà, verso il mare.